Вручение 11 июня 2019 г.

Страна: Италия Место проведения: город Рим, Зал королевы Палаццо Монтечиторио Дата проведения: 11 июня 2019 г.

Молодежная премия Стрега

Лауреат
Марко Миссироли 2.8
На живописных улочках Милана, где с легкостью можно заблудиться в лабиринте домов, ресторанов и чувств, разворачивается действие романа Марко Миссироли «Верность». Карло очень любит свою жену. Но у его студентки Софии трогательные ямочки на щеках, и Карло не может перестать думать о ней.

Маргерита очень любит своего мужа. Но у ее физиотерапевта Андреа такие сильные руки, и Маргерита не может перестать думать о нем.

В вожделении, признаниях, страхах и изменах они пытаются выковать свою жизнь, которая порой кажется бессмысленной, сложной и пугающей. Чего каждый из них желает на самом деле? И смогут ли они сохранить верность самим себе?
Марина Мандер 0.0
Leo non studia molto, ma è bravo a scuola. Non fuma tanto, ma un po’ d’erba sì. Ha una madre, Margherita, che lavora come assistente sociale e un padre che è stato matematico, è stato intelligente, è stato vivo l’ultima volta nel mare e poi è scomparso tra le onde con il pigiama e le ciabatte. Leo odia i pigiami, le ciabatte e non si fida più del mare, forse di nessuno. Odia tutte le cose fino a quando nella sua vita non arriva Florin, un ragazzino rumeno che non studia, non ha una casa, non ha madre né padre – o magari sì ma non ci sono – e si prostituisce. Florin si prostituisce e la madre di Leo decide di ospitarlo, sistemandolo nella camera del figlio, perché l’appartamento è piccolo e perché «forse potete farvi bene l’un l’altro». Leo che non ha mai fatto l’amore con nessuno e Florin che fa l’amore con tutti condividono la stessa stanza. Leo pensa di odiare Florin, che comunque è meglio di una cosa, è vivo. Leo è tutto cervello e Florin è tutto corpo: questo pensa Leo, che racconta la storia. La “scimmia” lo chiama, come una delle tre scimmiette: Iwazaru, quella che non parla. In realtà entrambi i ragazzi sono ancora forti di una fragile interezza, perché sono adolescenti e hanno ferite profonde ma corpi e sentimenti giovani. Comincia così, tutta storta, l’avventura del loro viaggio a occidente, fra estraneità e appartenenza: mistico per Leo – in continuo contatto con un tribunale immaginario che cerca di convincerlo di avere ucciso il padre – e fisico per Florin – in balia di uomini violenti in un mondo più violento ancora. Scritto in una lingua immaginifica e ironica, intelligente e musicale, L’età straniera racconta un mondo vocale: è nelle voci che questa storia e tutte le storie si sviluppano – le parole di Florin che mancano, quelle in cui Leo si rifugia.
Надя Терранова 3.8
Una casa tra due mari, il luogo del ritorno. Dentro quelle stanze si è incagliata l'esistenza di una donna. Che solo riattraversando la propria storia potrà davvero liberarsene.

Nadia Terranova racconta l'ossessione di una perdita, quel corpo a corpo con il passato che ci rende tutti dei sopravvissuti, ciascuno alla propria battaglia. Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l'ha richiamata in vista della ristrutturazione dell'appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l'ha segnata quando era solo una ragazzina. Ventitre anni prima suo padre è scomparso. Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è piú tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un'identità fondata sull'anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell'assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio. Ma ora che la casa d'infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.
Валерио Айолли 0.0
Tutto comincia un secondo dopo il botto. Il botto che ha cambiato l’Italia, che ha chiuso l’età dell’innocenza e aperto la strategia della tensione. Il botto del 12 dicembre 1969, Piazza Fontana. Gli estremisti di destra, invisibili, si incontrano, commentano, ricordano, tramano. Un anarchico si trascina di città in città, di nazione in nazione, di sconfitta in sconfitta, in attesa del momento del riscatto. Un politico, così devoto da essere soprannominato il Pio, comincia la sua lenta ma inesorabile scalata al potere. Poi ci sono i servizi segreti che provano a capire, sapere, influenzare. E c’è un ragazzino, che quel giorno ha visto sparire sua sorella e farà di tutto per riuscire a ritrovarla. Quattro anni di destini intrecciati, di fughe, ritorni, di amore e di odio. Quattro anni incandescenti della storia d’Italia, dal 1969 al 1973, raccontati con precisione e sorprendente capacità evocativa.
Паола Середа 0.0
Alle volte ci si ritrova nel mezzo: di due case, di più lingue. Nel mezzo di più vite, di decisioni ancora da prendere, di bisogni contrastanti. È qui che sta Matilde, maestra in pensione che si reinventa badante, alle prese con una parte di se stessa che credeva di non dover mai affrontare. I segreti sono spazi di intimità da preservare, nascondigli per azioni incoerenti, fughe, ma anche regali senza mittente per le persone che amiamo. Ma cosa resta di autentico nei rapporti quando si omette una parte di sé? Dove si sposta il confine tra sentimento e calcolo? Matilde lo scoprirà nel confronto con sua figlia, con l'ingegnere di cui si prende cura, con gli spaccati di vite sempre in bilico del quartiere di periferia in cui vive: ogni rapporto ci trasforma, in una dimensione di reciprocità che, attraverso l'altro, ci permette di valutare quanto, alla fine, siamo disposti a cedere di quella metà di noi. Dando voce a una coralità di personaggi, Paola Cereda racconta una società frammentata che cambia e fa emergere nuovi bisogni e nuove prospettive, in cui pare necessario inventarsi una nuova modalità per far quadrare i conti con noi stessi e con gli altri. Con una scrittura asciutta e chirurgica, che pure inaugura spazi di autentica poesia, tesse una storia universale, la storia di una donna in grado di restare in piedi quando crolla anche l'ultima illusione.
Бенедетта Чибрарио 0.0
L'ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon, di stanza a Londra, sposa Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta. Quando, dopo essere stata vittima del vaiolo, arriva a Torino, Anne è molto diversa. La vita coniugale si annuncia come un piccolo inferno domestico, ma il suocero Casimiro la invita a occuparsi della proprietà del Mandrone, il cui futuro soltanto a lui - conservatore di ferro - sembra stare a cuore. Tra i due si stabilisce un'imprevedibile complicità e Anne matura amore e dedizione per la vita appartata e operosa che vi conduce.

La storia della famiglia Vignon si intreccia ai fili dello spirito del tempo, e non di meno a quelli della seta. Anne Bacon scopre come conquistarsi un posto nella storia di un paese non ancora nato, di un orizzonte ideale che infiamma il mondo.
Progressisti e conservatori, al di là degli schieramenti politici, si trovano davanti alla necessità di rispondere al cambiamento e lo fanno agendo - nell'economia, nel costume, nella morale, nella cultura. E l'Italia appare, vista da lontano (complici anime migranti come Anne, e il suo entourage femminile), vista come utopia e come sfida.
Мауро Ковачич 0.0
Una piccola anomalia cardiaca viene scoperta all'uomo che ha il nome e le sembianze dell'autore, allontanandolo da un'attività sportiva ai limiti del fanatismo e infrangendo l'illusione di un'efficienza fisica senza data di scadenza. È questo l'innesco di un romanzo sul corpo, ma soprattutto sul cuore come luogo dei sentimenti e dei destini individuali. C'è un ragazzo caduto, o forse lasciato cadere, da una finestra di un albergo di Milano durante una gita scolastica. Ci sono gli esseri umani, fragili e pieni di voglie. La solitudine e il desiderio. Ma la storia gira attorno alla relazione dell'autore con la sua compagna, alle trasferte di lavoro, alle tentazioni a cui sono esposti, alla fiducia e al sospetto di cui si nutre la convivenza. Chi è, ad esempio, quell'uomo che si infila in casa loro la notte? Una pista porterebbe nel quartiere, il Villaggio Olimpico di Roma, popolato da figure che sembrano carte dei tarocchi e che lo scrittore consulta nelle sue camminate erranti.
Клаудия Дурастанти 0.0
"La storia di una famiglia somiglia più a una cartina topografica che a un romanzo, e una biografia è la somma di tutte le ere geologiche che hai attraversato". Come si racconta una vita se non esplorandone i luoghi simbolici e geografici, ricostruendo una mappa di sé e del mondo vissuto? Tra la Basilicata e Brooklyn, da Roma a Londra, dall'infanzia al futuro, il nuovo libro dell'autrice di "Cleopatra va in prigione" è un'avventura che unisce vecchie e nuove migrazioni. Figlia di due genitori sordi che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso, emigrata in un paesino lucano da New York ancora bambina per farvi ritorno periodicamente, la protagonista della "Straniera" vive un'infanzia febbrile, fragile eppure capace, come una pianta ostinata, di generare radici ovunque. La bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti e le oscurità. Non solo memoir, non solo romanzo, in questo libro dalla definizione mobile come un paesaggio e con un linguaggio così ampio da contenere la geografia e il tempo, Claudia Durastanti indaga il sentirsi sempre stranieri e ubiqui. "La straniera" è il racconto di un'educazione sentimentale contemporanea, disorientata da un passato magnetico e incontenibile, dalla cognizione della diversità fisica e di distinzioni sociali irriducibili, e dimostra che la storia di una famiglia, delle sue voci e delle sue traiettorie, è prima di tutto una storia del corpo e delle parole, in cui, a un certo punto, misurare la distanza da casa diventa impossibil
Пьер Паоло Джаннубило 0.0
Col tempo sarebbe giunto a pensare di poter fare tutto ciò che voleva senza doverne rispondere a nessuno, e avrebbe finito col prenderci gusto.

Due vite. Più nomi di quanti un uomo possa ricordare. Un bagaglio pieno di segreti inconfessabili. Per oltre vent'anni, la storia di Gian Ruggero Manzoni - pronipote di Alessandro e cugino dell'irriverente Piero - è stata una messinscena dai toni tragici, un buco nero da cui nessuno sarebbe potuto uscire vivo. Figuriamoci raccontarla. Fino all'incontro con Pier Paolo Giannubilo, un'onda d'urto da cui è nato questo romanzo, il ritratto impietoso e intimo di un uomo qualunque con un cognome fatale che ha saputo fare di sé, del bambino Palla di grasso bullizzato dai coetanei a Lugo di Romagna, un'inspiegabile leggenda. Dalla militanza nella Bologna del '77, segnata dall'amicizia con Tondelli e Pazienza e dal clima libertino del Dams, al reclutamento nei Servizi, dalle missioni under cover in Libano a quelle nei Balcani in fiamme, passando per ingaggi da killer, prodezze erotiche e sogni d'artista affascinato dalle avanguardie degli anni Ottanta: Ruggero firma ogni suo gesto con l'inchiostro dell'eccesso, dannato e insieme eroe, fuori da ogni schema e per questo irresistibile, sempre disposto a tutto pur di restare umano. Con struggente lucidità Giannubilo ci racconta ciò che dell'altro gli fa più paura come se si stesse guardando allo specchio, mettendo a nudo le contraddizioni che rendono unica una vita. Nelle sue pagine la grande Storia abbraccia la vicenda avventurosa di un irregolare fino a rendere impossibile riconoscere dove finisca l'una e inizi l'altra. Ed è questo il punto esatto dove si fa letteratura.
Lux
Элеонора Марангони 0.0
Ci sono molti modi di trasformare qualcuno in un fantasma, e Thomas Edwards si è scelto il suo. La sua vita non ha proprio niente che non va: Tom è un giovane italoinglese di buona famiglia, che abita a Londra e viaggia spesso per lavoro. Architetto, gestisce con successo uno studio di light design, e da quasi un anno fa coppia fissa con Ottie Davis, una chef in carriera con un figlio di sette anni, Martin. Ma Thomas abita il mondo solo in superficie: schivo e in parte irrisolto, lascia che la vita scorra senza pensarci troppo; il suo ricordo di un amore finito, quello per Sophie Selwood, è una presenza costante e tangibile, che illumina gli eventi e le cose che lo circondano, e ci racconta di come l’amore, o il ricordo dell’amore, possano trasformarsi in una composta e implacabile ossessione. Una strana eredità da parte di un eccentrico zio costringe Thomas a uscire dalla quotidianità. Un viaggio verso un’isola del sud Italia, un albergo affascinante e malandato e un fine settimana imprevisto – in compagnia della gente del posto e degli altri forestieri giunti a loro volta sull’isola – saranno l’occasione perfetta per sparigliare le carte, guardare le cose da un altro punto di vista e fare finalmente i conti con il passato, questo animale saggio e al contempo grottesco che sembra sempre volerci indicare la strada.
Кристина Маркони 0.0
Nel 2008, quando lascia l’Italia, Alina ha 26 anni: Roma le sta stretta e lei non ama limiti e definizioni. La sua meta è una Londra finora sognata, che si trova proprio alla vigilia della crisi, nell’ultimo momento di porte aperte e possibilità infinite per la sua generazione. Fra piogge improvvise e sprazzi di sole, inerzie e incontri fortunati, trova un lavoro più promettente di quello che ha lasciato da noi e inizia a farsi strada nell’unica società a cui spera un giorno di appartenere. Per lei, credeva, l’identità è un concetto fluido, da piegarsi a piacimento. Scopre che non è così quando entra in scena Iain, giovane medico inglese, e con lui il suo giro di amici. Alina se ne innamora ma il riserbo britannico di lui e l’ostinazione di Alina nel guardare solo al futuro alzeranno la prima barriera fra la ragazza e il suo mondo elettivo. Perché anche Iain ha conosciuto più di un altrove. Nei tardi anni Novanta, a neppure vent’anni, lui e la giovane Vicky avevano lasciato le loro belle case londinesi per andare a vivere in Italia lavorando come volontari. Il fantasma di quel periodo ha ombre lunghe che toccano Alina, costretta a misurarsi con una realtà più inafferrabile del previsto e con il rischio costante di restare sospesa fra due mondi.
Antonio Scurati 0.0
Lui è come una bestia: sente il tempo che viene. Lo fiuta. E quel che fiuta è un'Italia sfinita, stanca della "casta" politica, dei moderati, del buonsenso. Allora lui si mette a capo degli irregolari, dei cialtroni, dei delinquenti, degli avventurieri, degli incendiari e anche dei "puri", che sono i più feroci e i più fessi. Da un rapporto di Pubblica Sicurezza del 1919 lui invece è descritto come un uomo «intelligente, di forte costituzione, benché sifilitico, sensuale, emotivo, audace, facile alle pronte simpatie e antipatie, ambiziosissimo, al fondo sentimentale». Lui: Benito Mussolini, ex leader socialista cacciato dal partito, agitatore politico indefesso e direttore di un piccolo giornale di opposizione, è un personaggio da romanzo. Sarebbe un personaggio da romanzo, se non fosse l'uomo che più d'ogni altro ha marchiato a sangue la realtà, il corpo dell'Italia, nella storia e nella cronaca, nella tragedia e nella farsa. E infatti la saggistica ha finora dissezionato ogni aspetto della vita di Mussolini. Nessuno però aveva mai trattato la parabola politica, umana, esistenziale di Mussolini e del fascismo come se si trattasse di un romanzo. Un romanzo in cui d'inventato non c'è assolutamente nulla. Un'opera che ci conduce a rivivere passo per passo il ventennio che ha cambiato per sempre la nostra storia.